Premetto che non ho una formazione accademica, ma atipica ed estranea alla logica progressista.
Dopo un periodo figurativo-geometrico i miei lavori maturano in una fase puramente astratta, vivace e dinamica, che attesta essenza compositiva e cromatica.
Tutto ciò attraverso un percorso graduale ma non sistematico e non privo di ritorni.
Le mie opere hanno seguito nel tempo vari cicli: dagli elementi naturali del paesaggio, ai riflessi, ai cavalli, ai corpi femminili, agli strumenti musicali, alle trottole, ai presepi. Di conseguenza ho esperimentato tecniche diverse: dal carboncino all’olio su tela, prima di incontrare la lavorazione della creta; seguendo sempre un processo di astrazione, espresso in un linguaggio essenziale.
Tra le tante esperienze e continue ricerche, ad oggi prediligo la lavorazione della ceramica perché nella plasticità riesco ad essere meno ancorata al mondo e più incline a trascendere la materia.
Tra le molteplici tipologie ceramiche, da molto tempo pratico la magica tecnica raku, dove razionalità e casualità si intrecciano e il processo di cottura mi regala forti emozioni.
Per affinare le mie conoscenze ho frequentato alcuni corsi di ceramica raku con i Maestri: Garbarino, Cimatti, Tripaldi ed altri.
Sono nativa di Savona, lavoro ad Albisola, Cisano sul Neva e Savona.